Quanto guadagnano gli influencer e perché si dice che alcuni comprino followers?

Da qualche anno si è affermata la figura dell’influencer come un vero e proprio professionista. Questa professione sembra essere molto redditizia e si basa sul rapporto costi-benefici che sta alla base del mercato del lavoro. Più persone ti seguono più il tuo lavoro acquista valore e, quindi, il marchio dei vari prodotti sponsorizzati viene visto online. Per capire a quanto ammonta il guadagno di un influencer è opportuno fare una differenza tra le varie tipologie di questa figura professionale.

Esistono, infatti, delle categorie determinate dalla quantità di followers: i nano influencer, i micro influencer, i mid-tier influencer, i macro influencer, i mega influencer e le celebrities. Scopriamo insieme quali sono i guadagni per un influencer sui vari social e perché alcuni di questi decidono di acquistarli.

Le tariffe degli influencer

Il tariffario o listino prezzi di un influencer si basa su tre fattori analitici: il numero dei follower, la capacità di coinvolgimento del pubblico e il tasso di conversione (un parametro che indica la percentuale di utenti che seguono una particolare azione, ovvero l’obiettivo della campagna dell’inserzionista).

Partendo da questi tre fattori si può capire più o meno a quanto può ammontare il compenso medio di un influencer in base alla complessità del contenuto richiesto, del grado di autorevolezza verso il proprio pubblico e del settore in cui lavora. Il compenso, inoltre, può variare a seconda della piattaforma social utilizzata. In particolare:

  • i compensi per Facebook: possono oscillare solitamente da 50 a 250 euro per un post se pubblicato da un nano influencer, da 250 a 750 euro per i micro influencer, da 750 a 1.000 euro per i mid-tier, da 1.000 a 2.500 per i macro e da 5.000 a 15.000 euro a post per le celebrities;
  • le retribuzioni su YouTube: possono oscillare da 500 a 1.000 euro a video per i nano influencer, da 1.000 a 2.500 a video per i micro influencer, da 5.000 15.000 euro a video per i macro influencer, da 15.000 a 25.000 euro a video per i mega influencer e da 25.000 a 50.000 euro a video per le celebrities;
  • le tariffe per Instagram: invece, partono dai 50 a 250 euro per i nano influencer e possono arrivare fino alla fascia compresa tra i 15mila e 60mila euro per le celebrities;
  • su TikTok: il compenso parte dai 50 fino ai 250 euro per gli influencer con meno follower e può arrivare alla fascia compresa tra i 15mila e i 60mila euro per quelli con il maggior numero di seguaci.

Perché gli influencer comprano followers? Può essere pericoloso?

Alcuni brand e influencer continuano ad acquistare follower sulle varie piattaforme per potere mantenere il trend di crescita dei propri profili alto. Per fare ciò. utilizzano una tecnica che si chiama “Drip Feed”. Instagram, però, negli ultimi anni ha provveduto alla cancellazione di molti profili nei quali venivano acquistati followers.

Se si accorgesse realmente di come vengono acquistati i follower attraverso i vari metodi esistenti, chiunque avrebbe la possibilità di potere fare eliminare account. Basterebbe acquistare follower, inviarli all’account “nemico” e il gioco sarebbe compiuto. In tanti acquistano seguaci, ma Instagram non sempre riesce a penalizzarli.

Instagram, infatti, elimina account che acquisiscono follower mediante l’utilizzo di bot. Banna questi account che cedono la password a software esterni che non vengono approvati da Facebook e che automatizzano i profili facendo azioni di “following”, “unfollowing” o visualizzazioni di storie e messaggi. Comprare followers Instagram sembra essere possibile, tranne tramite bot che entrano nel profilo in modo pericoloso per effettuare hackeraggio, vendita di profili (anche ad insaputa del proprietario) e della privacy.

Quali sono i temi che riscuotono più successo?

Le performance sulle varie piattaforme sono cambiate nel corso degli anni ma restano più o meno invariati i temi e i settori che sembrano avere maggiori interazioni e più followers.

In cima alla classifica possiamo trovare i settori della moda, del cibo e dei viaggi, ma stanno crescendo anche contenuti riguardanti economia e finanza come il crowdfunding o i consigli su come avviare una start-up.

Inoltre, alla figura dell’influencer marketing si sta affiancando la nuova figura dei cosiddetti “virtual influencer” che utilizzano il proprio avatar per parlare direttamente con il proprio pubblico e coinvolgerlo in modo sempre più reale.