Cocktail molecolari: cosa sono, storia, kit e ricette

Cosa c’è di meglio dopo una serata lavorativa di una bella serata in compagnia di amici? Ovviamente la risposta è facile: un bel cocktail molecolare.

Da qualche anno anche in Italia sta andando di moda questa nuova tendenza a creare queste nuove bibite ottenute modificando e lavorando le molecole degli ingredienti, grazie a questo processo vengono sfruttate solo le sostanze presenti in natura, quindi non dannose.

Da qui appunto deriva il nome “molecolare”. Scopriamo di più su questi cocktail innovativi.

Cosa sono?

Come scritto prima, queste bevande hanno un altro tipo di lavorazione senza però l’utilizzo di sostanze chimiche. La composizione di ognuno di essi è 100% naturale e avviene mediante alcuni procedimenti:

  • l’emulsione;
  • la gelatificazione;
  • la sferificazione.

Questo termine nasce durante gli anni ’80, facendo riferimento alla biologia molecolare insieme alla gastronomia molecolare, poi venne usato anche in Italia nel 1992, apparendo ufficialmente nel convegno internazionale ad Erice.

Per velocizzare il lavoro, e in più creare un effetto scenografico, si utilizza l’azoto liquido che non è per niente in caso di ingerimento.

Storia

È nato grazie a vari personaggi che hanno sperimentato la fisica in cucina. Nicholas Kurti, fisico ungherese è stato il primo ad unire le sue conoscenze scientifiche a quelle culinarie.

Dopo di lui è intervenuto il chimico francese Hervè This, ora è considerato il padre della gastronomia molecolare, ha pubblicato molti libri in cui spiega e racconta i suoi esperimenti di scienza in cucina.

Anche un docente di fisica e chimica, dell’Università di Parma, ci ha messo la mano, esso è Davide Cassi. Il primo che sperimenta in cucina queste tecniche molecolari è uno chef spagnolo che si chiama Ferran Adrià.

L’ultimo, ma non meno importante, riguarda proprio i cocktail, sono stati creati da Dario Cumini, un barista si Milano.

Kit

Se non è possibile andare nei locali notturni, dato che solo pochi bar sono allestiti per creare questi cocktail, il libreria o nelle aziende tipo Amazon, eBay, ecc… si possono trovare e comprare sia libri di ricette che kit completi, contenente anche gli appositi strumenti che servono per miscelare i vari ingredienti.

Esso è composto dal:

  • becher,
  • stampi in silicone,
  • cucchiaio molecolare.

Ricette

Una ricetta rivisitata grazie al molecolare è quella del Mojito. ecco la ricetta:

  • 1,25 ml (1 g ) di calcio lattato,
  • 15 ml di zucchero,
  • 1 lime,
  • 12 foglie di menta,
  • 45 ml di rum bianco,
  • 60 gr di soda,
  • 2 g di sodio alginato,
  • 250 ml d’acqua.

Procedimento: mettere il calcio lattato insieme allo zucchero nel becher, aggiungere poi le fettine di lime e la menta, pestare e mescolare bene, aggiungere il rum e la soda.

Filtrare il cocktail e versare nello stampo dove sono state messe alcune foglie di menta e mettere in freezer a congelare.

Intanto preparare il bagno di alginato di sodio mischiando in acqua povera di calcio (non quella del rubinetto) con un mixer a immersione, lasciarlo riposare per 30 minuti.

Una volta che le palline sono pronte, staccarle dagli stampi e versarle nell’alginato mescolandole per 3 minuti, prelevarle con il cucchiaio molecolare e sciacquarle in acqua.