Consigli letterari: “Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista”

In quanti si sono chiesti se la scelta nel mondo della psicologia è stata fatta per volontà personale o degli altri?        Renzo racconta sotto forma di diario, la sua vita e il suo passato da paziente prima, e medico dopo, non senza difficoltà personali e crisi d’identità in cui si ritrova ad affrontare da solo in un mondo che poi farà suo.

Genere e trama

Il 30 marzo 2018 è stato pubblicato un libro sotto forma di autobiografia di Renzo Zambello, attuale psicoanalista in cui narra il suo passato descrivendo in prima persona momenti e sentimenti profondi che ha affrontato dalla nascita fino all’età adulta. Il suo percorso però non è solo fuori di sé, dato che rimane affascinato dal mondo della psicoanalisi e dagli studi di Carl Jung, studente di Freud, tanto da farne il suo lavoro della vita. Intraprende da solo anche viaggi in l’Italia per lavoro e studio , grazie ad essi riesce ad affrontare tutti i suoi timori e paure non solo grazie alle scelte che prende per sopravvivere, ma anche perché si trova sempre nel posto giusto al momento opportuno. Il suo intimo segreto però è che si sente guidato da una forza maggiore di lui: Dio. L’autore riporta molte citazioni come quelle tratte dal Vangelo e anche dai psicoanalisti più famosi della storia, titoli di libri che gli hanno cambiato la vita che a tratti è stata unica ed altre volte amara. Interessante poi è scoprire come sia riuscito ad affrontare le sue insicurezze guarendone, capendo per prima cosa come si sente un paziente a confronto con uno psicoanalista. Questo diario è la testimonianza personale di un’autoanalisi che ha lo scopo di colpire il lettore e coinvolgerlo emotivamente facendolo pensare alla propria situazione.

Una parola sull’autore

Renzo Zambello è veramente un medico psicoterapeuta e psicoanalista Junghiano, il suo studio si trova a Milano ma offre pure consulenza online prendendo appuntamento tramite la sua pagina. Da oltre trent’anni si occupa principalmente di ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, nevrosi ipocondriaca e disagi legati alla sessualità, interessandosi alle tematiche legate all’omosessualità degli adulti. Il titolo della sua opera ricorda molto un’opera di Carl Gustav Jung, scritto anche questo ad autobiografia, di sicuro Renzo si è ispirato per scrivere la sua storia mettendosi a nudo e aprendo il proprio cuore a chi lo legge.