Kumihimo: alla scoperta della tecnica, come realizzarla?

Si definisce con il termine kumihimo un metodo di intreccio molto antico e di origine giapponese, risalente al II secolo a.C.. Chiunque si approcci a questa tecnica, dopo un po’ di pratica, in grado di creare una vasta gamma di trecce: le geishe utilizzavano queste corde intrecciate per legare ed abbellire il loro kimono ed anche i samurai venivano addestrati per produrre da sé le corde, che tenevano le loro spade legate ben salde alle armature. Andiamo a scoprire di cosa si tratta, quali sono gli strumenti e come si effettua.

Curiosità sul kumihimo: com’era prima e come si esegue oggi

Sapevate che in Giappone, nei tempi antichi si diceva che se un samurai non era capace di intrecciare le corde necessarie a tenere la spada, non sarebbe mai stato considerato un bravo combattente? Stessa cosa per le donne che venivano addestrate d utilizzare questa tecnica sin da bambine: in caso fossero disordinate e poco attente, non avrebbero potuto gestire una famiglia né una casa. Per fortuna questi preconcetti non esistono più poiché il kumihimo viene utilizzato per ben altri scopi, soprattutto per produrre accessori di bigiotteria, o addirittura per fabbricare i manici delle borse. Ad oggi questa tecnica viene effettuata tramite un disco in gommapiuma, e quindi molto flessibile, che si vende su Amazon e in tutti gli shop online specializzati e riforniti di materiali per i vari hobby (ce ne sono tanti, sia italiani che stranieri, ma quelli più riforniti sono Perlinebijoux.it, Hobbyperline.it e Beadsmith.com). Nell’era antica, invece, i falegnami nipponici usavano costruire un telaio denominato marudai.

Come si effettua?

Anzitutto, la fattura è il tipo di Treccia dipende dai fili usati, che possono essere 4 oppure i suoi multipli (8, 16 e 24) fino a 32, anche sì per arrivare a questa fase si consiglia prima di esercitarsi con l trecce di base con 8 fili (due colori o quattro colori). Oltre al disco tondo gommapiuma ne esiste uno, fatto con lo stesso materiale, ma di forma quadrata, che viene spesso utilizzato per intrecciare bracciali a treccia piatta. Il disco rotondo classico ha in genere dei taglietti utili a tenere fermi e tirati i fili, infatti queste sezioni sono contrassegnate da un numero da 1 a 32. In base a come sono disposti i fili e alla sequenza del procedimento (da seguire alla lettera) si possono ottenere cordini tubolari (che sono più belli se vengono inseriti fili di più colori), cordini a spirale, cordini a treccia semipiatti e tante altre.

Cordino tubolare di base

Materiale

  • 8 fili di cordone cerato oppure di nylon, di 1 o 2 mm di spessore dello stesso colore (oppure 4 fili di un colore e 4 di un altro oppure ogni filo di un colore) lunghi circa 1 metro
  • un disco tondo del kumihimo con 32 numeri
  • un lucchetto, un portachiavi oppure un peso di circa un etto (cercate su Google peso per kumihimo)
  • un accendino
  • due coprifilo con catenina (7 o 8 mm di diametro) e un moschettone

Procedimento

Sebbene sulla piattaforma Youtube ci siano tantissimi tutorial da seguire per fabbricare questo tipo di cordino, proveremo a darvi istruzioni scritte e attrverso le immagini (sempre consigliandovi di seguire i video, qualora doveste avere dubbi).

  1. disponete due fili tra i numeri 31 e 32 e tra 32 e il numero 1; due tra il 7 e l’8 e poi tra l’8 e il nove; altri due tra il 15 e il 16 e tra il 16 e il 17; infine gli ultimi due tra il numero 23-24 e 24-25
  2. avendo di fronte il numero cardinale 32, spostate il primo filo (16-17) in alto a sinistra vicino al filo tra il 31 e il 32 (quindi 30-31). Allo stesso modo portate il filo 32-1 a 14-15.
  3. fate un quarto di giro in sento antiorario e portate il filo 24-25 in 6-7 ed il filo in 8-9 in basso a 22-23.
  4. ripetete facendo di nuovo un quarto di giro e ritrovandovi davanti il numero cardinale 16, anche se i fili sono stati spostati un passo indietro. Il 31-32 va spostato su a 13-14, e il 15-16 a 29-30.