Anagramma: cosa significa, quando si utilizza ed esempi

Il dizionario della lingua italiana ci serve sempre e in ogni occasione in cui sentiamo o leggiamo una parola il cui significato non lo sappiamo ancora e non sappiamo nemmeno come poterla usare a nostra volta.

Una volta cercato e letto possiamo iniziare ad usarla essendo più consapevoli di usare un nuovo termine che, pur essendo complicato, può risultare utile in una conversazione.

Vediamo qual è il significato della parola “anagramma“, quando si utilizza e anche alcuni esempi facili che ci permettono di capire meglio in che contesto usarla.

Cosa significa?

Il termine anagramma significa cambiare lettere o sillabe di una parola o di una frase in modo da ottenere altre parole o frasi di significato diverso.

Gioco enigmistico basato sullo scambiare le lettere di una parola o di una frase per dare un altro significato.

Il termine proviene dal greco: “ana” significa “sopra” mentre “gramma” “lettera”.

Essa era un bel gioco di logica e un bel passatempo per molti bambini che li aiutava ad esercitare la mente con le parole per crearne altre oppure intere delle frasi di senso compiuto sia a scuola che a casa, ora con internet è molto più facile ma in molti hanno passato pomeriggi interi a giocare così.

Tanti tipi di anagrammi

Sono presenti molti tipi di anagrammi:

  • l’anagramma semplice: quando si cambia solo una parola (es: Pitone = Nipote);
  • l‘anagramma a sintagma composto: quando una parola diventa una frase (es: bibliotecario = beato coi libri);
  • l’anagramma diviso: quando due parole ne formano altre due o una (es: direttori / corbezzoli = il correttore di bozze);
  • il sintagma anagrammato: ovvero quando un insieme di parole formano un’unità sintattica all’interno della frase (il soldato geniere = le giornate di sole);
  • il sintagma anagrammato diviso: quando da due o più parole diverse si forma una frase di senso compiuto (es: marito / moglie / anelli = il matrimonio legale).

Quando si utilizza ed esempi

Anagrammare una frase o una parola, ovvero cambiare e combinare altre parole o altre frasi lo si può fare più per gioco che per compito a casa.

I bambini hanno un’innata intelligenza e capacità di creare parole su parole oppure delle frasi per gioco grazie anche alla loro fantasia, per loro, o per chi è abituato ad usare le lettere nel quotidiano, può essere un gioco da ragazzi inventarne sempre e di nuove.

Molti esempi su come usare uno o tutti gli esempi di anagrammi sono qui sotto riportati:

  • l’anagramma semplice è uno sei più facili da usare perché si usano solo le lettere di una parola sola, quindi Anno può diventare Nano, Cane può diventare Acne, Riso può diventare Orsi;
  • l’anagramma a sintagma composto: è quello un po’ più difficile ma non sempre impossibile, in questo caso il tipografo diventa parto / figlio;
  • l’anagramma diviso: in questo caso due termini diversi possono creare una frase di senso compiuto, Diva morente può diventare Vento di mare;
  • il sintagma anagrammato: il gioco diventa più complicato per l’aumento delle lettere e delle frasi, Democrazia Cristiana diventa Aristocrazia mendica;
  • il sintagma anagrammato diviso: è un po’ più difficile perché le frasi possono essere più lunghe e le parole altrettanto, E Napoli col porto e Mergellina diventa il popolo emigrante l’à nel core.