Fibrinogenemia alta: che cosa vuol dire? Come abbassarla?

Quando stiamo bene non lo capiamo solo perché non abbiamo alcun dolore o fastidio ma anche perché possiamo fare molte cose perché è la nostra salute che ce lo permette.

Sia se abbiamo un fisico allenato o meno possiamo correre, fare sport, provare molte altre attività e sentirsi lo stesso bene.

Quando invece ci sentiamo deboli è il nostro sistema che ci dice di fare attenzione e ci lancia dei segnali che dobbiamo subito interpretare.

Se il problema poi continua è meglio recarsi dal dottore e fare le analisi del sangue dove più ci è comodo.

Ecco cosa significa avere la fibrinogenemia alta, e come si può porne rimedio.

Che cosa vuol dire?

Nel linguaggio medico, quando si parla di fibonogemia si fa riferimento ad una speciale proteina che nasce dal fegato e svolge una funzione molto importante per il nostro sistema: ovvero aiuta il sangue nel processo di coagulazione.

La proteina in questione è chiamata fibrinogeno e dalle analisi del sangue si possono notare quante sono e da qui capire se il numero è superiore alla media oppure inferiore. Sia che ce ne sono tante o poche è quasi del tutto normale, bastano pochi accorgimenti e cambiare qualcosa nella propria routine per poter far tornare i valori normali di questa proteina anche da sola.

Essa aiuta a capire se il nostro sangue riesce a coagulare bene.

Se risulta anche un alto valore di queste proteine è perché forse c’è un’infiammazione in corso e subito essa si attiva, moltiplicandosi, per combatterla e placarla prima che faccia seri danni.

Quando l’infiammazione non è più presente da soli i valori dei fibronogeni tornano ai valori normali.

Ma un altro segno importante di questi valori può anche essere una cosa negativa perché può presentarsi un rischio di sviluppo di vari coaguli che possono portare ad un aumento di predisposizione alle varie malattie cardiovascolari.

Come abbassarla?

Se presi in tempo i valori alti dei fibronogeni, come detto prima, è importante cambiare alcuni comportamenti nella propria routine come:

  • Smettere di fumare;
  • Fare esercizio fisico;
  • Mangiare più cibi leggeri;
  • Non assumere alcolici;
  • Bere tanto.

Ovviamente altri e vari consigli li darà il medico di base, e se non si sa gestire da soli per la dieta è meglio prendere un appuntamento con il nutrizionista, iscriversi in palestra oppure fare lunghe passeggiate, in questo modo non solo si cerca di dimagrire un po’ ma si combatte pure il rischio di obesità.

Anche questo disagio può essere una causa dei valori di fibronogemia alta e c’è da tenere sotto controllo ogni anno i propri valori per rischiare brutte sorprese nel tempo.

Se invece i dati risultano essere bassi del tutto non solo l’attività coagulativa è compromessa, ma è impossibile formare un coagulo stabile e normale.

I valori bassi spesso sono dovuti ad una patologia ereditaria che si può curare con terapie e farmaci, oppure, nei casi più gravi si può presentare nei casi di malnutrizione grave oppure di una malattia chiamata epatopatia che è arrivata allo stadio finale.