Ambienti cimiteriali: il paesaggio della morte

Addentrarsi all’interno di uno spazio cimiteriale, non è paragonabile in alcun modo ad una visita all’interno di un museo. Nella maggior parte dei casi visitare un parente venuto a mancare, costituisce un’occasione fastidiosa, sofferta ma allo stesso tempo pieno di fascino e mistero grazie alla suggestione di uno spazio dedicato ai defunti. L’atmosfera tenebrosa può nascere da numerosi fattori e, in tal senso, l’architettura del cimitero ha una componente non indifferente sulla percezione personale che ognuno possiede con il concetto di morte e con le diverse emozioni che circondano questo momento della vita. Un momento in cui si prende atto della destinazione che accomuna tutti. Diversi cimiteri, se da un lato posseggono delle caratteristiche universali, dall’altro hanno delle caratteristiche divergenti che nascono dalla cultura e dall’ambiente in cui lo spazio cimiteriale è stato concepito. Il senso di incertezza che si prova all’interno dello spazio cimiteriale, nella maggior parte delle situazioni, si affidano a condizioni oggettive di degrado dell’ambiente. Nel nostro continente infatti, i paesaggi cimiteriali, sono mutati dai processi di espansione frenetica delle città, ma secondo quale modalità?

Nuovi esempi cimiteriali

Come diverse città che vengono sommerse dal calcestruzzo, anche tanti ambienti dedicati alla morte hanno perso i loro storici legami con la città con la pace e la serenità che avrebbero dovuto possedere in quanto ambienti eternizzanti.  Tantissimi paesaggisti e artisti hanno cercato di rivisitare il pensiero sulla morte mediante nuovi progetti. Oggi stanno nascendo nuove frontiere e nuovi spazi per la memoria, i quali non apprezzano la classica forma dell’epitaffio. Gli spazi diventano il risultato dell’intreccio di tante discipline, che abbandonano il vecchio e trito modello de campo santo. Questi nuovi spazi non perdono la sacralità del cimitero, ma l’arricchiscono con il verde. Il giardino cimiteriale è sempre più amato, nella perfetta sinergia con il mondo dei morti. I cimiteri che si aprono al paesaggio, interpretando le nuove esigenze comunitarie lontane dalle lapidi.

Il cimitero in Italia

In Italia esiste una tradizione storico-formale, da cui stanno sempre più sorgendo nuovi spunti di progettazione affidati al tema dell’abitazione. Tutto fa affidamento su referenze estetiche che narrano di sepolcri antichi e creativi. I sepolcri sono pensati nell’ottica di vitalizzare una situazione rimasta eterna a lungo tempo. Nel nostro stato il tentativo di innovare si scontra con la lentezza burocratica. I cimiteri sono infatti sempre più ad un punto limite e al collasso e questo è causato dall’assenza di spazio, da differenti problemi igienico sanitari ed situazioni nuove che non vengono affrontare adeguatamente. L’Italia dovrebbe proiettarsi con più riguardo sulle procedure degli altri paesi europei, selezionando tecnicismi nuovi e sistemi avanguardistici.

Nonostante la lentezza burocratica, i cimiteri non smettono di stare sotto il mirino e l’attenzione delle pompe funebri. Un funerale completo a Roma gestito dall’attività di Cattolica San Lorenzo, deve quotidianamente affrontare problemi tecnici non indifferenti, che riguardano le salme, l’assenza degli spazi e l’incomunicabilità con i comuni. Lavorare su questi problemi è molto articolato e, nonostante il disagio persista, di fronte all’occasione della morte i parenti del defunto non hanno la forza di appellarsi. Le pompe funebri infatti svolgono ogni giorno una forte mediazione, che agevola in tutto e per tutto il corretto svolgimento della cerimonia funebre lutto.