L’olmaria: che pianta è e a cosa serve

L’olmaria (Filipendula olmaria) è una pianta utilizzata spesso nella fitoterapia, forse non nota a tutti, e che non va confusa con l’olmo. Quest’ultimo, infatti, è un albero appartenente alla famiglia delle Ulmacee, mentre l’olmaria è una pianta erbacea, della famiglia delle Rosacee. Si può acquistare in erboristeria, oppure online.

Descrizione ed habitat

L’olmaria ha un fusto eretto e robusto, che può arrivare fino ad un metro e mezzo di altezza. Le sue foglie sono grandi e pennate, composte a loro volta di foglioline più piccole e diseguali, dal margine dentato. I suoi fiori, di colore bianco-giallognolo, cominciano a spuntare durante l’estate, e per raccoglierli si devono recidere a venti centimetri sotto l’infiorescenza, da conservare essiccate (come le foglie).

Per utilizzarla, la sua radice si può estrarre con una vanga, che va lavata e le sue radichette laterali si devono recidere e tagliare in pezzi che vanno dai cinque ai dieci centimetri.

Si può trovare in tutta Europa, tranne sulle coste mediterranee. In Italia si può trovare nelle regioni settentrionali, in zone umide e fresche.

Come usarle

Le foglie di questa piante possono essere raccolte nel periodo che va da maggio a giugno, i fiori da luglio a settembre, e le radici a settembre e ottobre.

Le sue proprietà sono astringenti, diuretiche, sudorifere e toniche. Ad uso interno di può usare per curare la gastrite e i bruciori di stomaco. L’infuso ottenuto con i fiori e le foglie può aiutare per problemi come l’arteriosclerosi, la gotta, l’obesità, gli edemi e delle affezioni legate agli acidi urici dell’organismo o al ristagno di acqua. Le tisane a base di solo fiori può curare dolori articolari e reumatici, mentre la radice è adatta per le febbre intermittenti e la diarrea.

Per uso esterno, le foglie di possono pestare ed applicare sulle piaghe, come un cataplasma, per accelerare il processo di cicatrizzazione.

Nella cosmesi, l’infuso delle sue foglie può essere assunto per curare la cellulite. L’infuso di foglie e fiori, invece, può essere usata per pediluvi, in modo da diminuire eventuali gonfiori.

Alcune tisane

Un infuso di olmaria, adatto per migliorare la circolazione, si può preparare con trenta grammi delle sue sommità fiorite, bollite in un litro d’acqua, da assumere in tre o quattro tazze al giorno.

In precedenza, si è accennato al fatto che può combattere la cellulite. Per questo uso, si può preparare un infuso misto, facendo bollire in un litro d’acqua, per dieci minuti, un pizzico di olmaria, di gramigna, di barba di mais e di tarassaco. Si filtra il tutto e se ne bevono tre tazze al giorno, lontano dai pasti.

Per l’artrite, si può fare un impacco o un bagno di olmaria, lasciando in infusione trenta grammi di fiore e foglie in un litro d’acqua molto calda, che andrà poi usato per degli impacchi alle articolazioni, oppure per i bagni e i pediluvi.

Bollendo sessanta grammi di olmaria, in un litro d’acqua, per dieci minuti, si può ottenere un buon infuso per i reumatismi, di cui bisogna berne tre tazze al giorno, per tre settimane.