Come curare il mal di schiena senza usare farmaci

Circa l’84 % degli adulti può soffrire occasionalmente di mal di schiena. Ne esistono diversi tipi e in alcuni casi non è necessario ricorrere ai farmaci.

Quando chiedere consiglio al medico

In alcuni casi, si può rimediare al mal di schiena con una giusta da cura, da fare anche da soli. Ma se il problema persiste, è meglio rivolgersi al proprio dottore, soprattutto se il dolore si estende dalla schiena fino alle gambe ed aumenta se si piegano le gambe. Non è buon segno se i sintomi peggiorano durante la notte o il mattino seguente, e insorgono disturbi come febbre, debolezza alle gambe, problemi alla vescica e all’intestino.

Il mal di schiena ha molteplici cause, come l’artrite o delle abitudini posturali scorrette, e per sapere come curarlo è necessario farsi visitare da uno specialista.

Nella maggior parte dei casi, il medico può prescrivere dei massaggi da fare con un fisioterapista, in un trattamento che dura alcune settimane.

Metodi fai da te

Una buona cosa da fare, se si soffre di mal di schiena, è assumere una postura corretta, sia quando si cammina che quando ci si siede. Sarebbe utile fare degli esercizi per la schiena, o praticare attività come il pilates o lo yoga.

La migliore cura per il mal di schiena è la termoterapia, ovvero aumentare il flusso sanguigno nelle zone infiammate, applicando delle fasce muscolari, in modo da prolungare il calore. Questo tipo di fasce sono facilmente reperibili in farmacia.

Da tempo, alcuni ricorrono all’agopuntura: inserendo dei sottili aghi in determinati punti, che riattivano alcuni centri energetici nel corpo.

Anche il sovrappeso o l’obesità possono causare il mal di schiena, in quanto i chili in eccesso sovraccaricano la colonna vertebrale, provocando così infiammazioni e contratture muscolari. E’ bene, quindi, fare una dieta sana e leggera, mantenendosi ben idratati.

Rimedi naturali

Un aiuto per il mal di schiena, può venire dal mondo delle piante. Ad esempio, con la verbena si può preparare un cataplasma, da applicare sulla parte dolente con delle pezzuole di cotone o di lino. Per farlo, occorre sbollentare delle foglie di questa pianta e mescolarle energicamente all’albume di un uovo.

Può essere utile anche un decotto di tiglio, preparato bollendo a fuoco lento trenta grammi della corteccia di questo albero in un litro d’acqua, per quindici minuti, e filtrandolo con cura. Si deve bere il tutto in due giorni.

Possono essere d’aiuto anche dei bagni derivativi, ovvero dei lavaggi da praticare quotidianamente sugli organi genitali, che per funzionare devono essere fatti con regolarità, almeno per dieci minuti al giorno.