Professione psicologo: in quali contesti lavorare?

Abilitarsi alla professione di Psicologo è solo l’inizio di un percorso che può assumere connotazioni diverse a seconda del settore di specializzazione. Per comprendere quali siano le differenti sfaccettature di un Psicologo, a seconda del tipo di contesto lavorativo di riferimento, è necessario analizzare prima di tutto quale sia il percorso formativo che conduce a questa professione.

Prima di tutto bisogna iscriversi al corso di laurea triennale in Psicologia, e in particolare nella classe delle lauree in scienze e tecniche psicologiche (classe L-24). Oltre alla parte teorica sarà necessario superare la parte pratica attraverso lo svolgimento di un tirocinio obbligatorio. Tuttavia, non tutti gli atenei lo prevedono nel proprio piano di studi, dunque, è rimesso alla discrezionalità della singola facoltà. Inoltre, il possesso della sola laurea triennale non basta per lo svolgimento della professione, ma è necessario, al fine di esercitare la professione di Psicologo conseguire una laurea magistrale in Psicologia (classe LM-51).  

Il titolo di studio magistrale non è abilitante, per questo prima di accedere all’esame di stato il futuro Psicologo dovrà prima svolgere un tirocinio professionalizzante o post-laurea della durata di 12 mesi continuativi, alla cui conclusione si potrà avere accesso all’Esame di Stato per conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione di Psicologo. Questo esame viene svolto due volte l’anno, a giugno e a novembre. Superato l’esame, bisogna provvedere all’iscrizione all’Albo degli Psicologi presso l’Ordine Regionale degli Psicologi, nella regione in cui si risiede ottenendo così, a tutti gli effetti, il titolo di Psicologo.

Formazione post laurea/specializzazione

Acquisire la laurea in Psicologia e abilitarsi sono solo i primi passi. Questa professione presenta l’opportunità di accedere ad un numero vasto di specializzazioni previo conseguimento di titolo post laurea come ad esempio un master universitario in psicologia clinica, criminologia, psicologia dello sport, psicologia pediatrica, psicologia del comportamento alimentare ecc. In ogni settore specifico della Psicologia, il professionista sarà chiamato a mettere in atto specifiche conoscenze e competenze legate al settore di riferimento oltre che ad adottare uno specifico approccio che si differenzia in base alla corrente di pensione a cui lo psicologo appartiene.

Così lo psicologo che opera con riguardo al comportamento alimentare dovrà comprendere quali processi condizionano la relazione con il cibo e quali sono le migliori strategie da adottare. Nell’ambito della Psicosessuologia clinica l’intervento sarà diretto ad una educazione alla salute e alla sessualità. Questa specializzazione sarà spendibile presso consultori familiari, centri clinici, istituti scolastici. Con riguardo alla Psicologia giuridica e forense, il professionista opererà soprattutto in collaborazione con i tribunali in veste di Consulente tecnico d’ufficio (CTU). Potrà, nello specifico, ricoprire il ruolo di Giudice Onorario presso la Corte d’Appello del Tribunale dei minorenni, il perito presso il Tribunale dei Minorenni, il collaboratore nei centri per la Giustizia Minorile presenti in ogni regione, il collaboratore ausiliario della polizia giudiziaria, il perito nelle cause di nullità matrimoniale presso il tribunale ecclesiastico, CTU o CTP in materia di divorzio e affidamento di minori. Nell’ambito della psicologia dello sport, lo Psicologo ha il compito di sostenere, supportare e accompagnare gli atleti attraverso una profonda preparazione mentale.