G7 e guerra delle valute: come reagiranno i mercati?

valute e mercatiNell’ultimo G7 tenutosi qualche giorno fa, le potenze mondiali si sono incontrate per l’ennesima volta, per discutere sul futuro delle loro economie e sulle possibili strade da percorrere. Se da un lato, infatti, le superpotenze classiche come Europa e USA viaggiano su ritmi molto bassi di crescita, dall’altra parte c’è la Cina che sta iniziando a rallentare fortemente, e paesi emergenti come il Brasile e la Russia, che stanno accusando forti contrazioni.

Tutto questo in un clima molto teso dove, lo stesso Giappone, che da anni ormai si trova in una situazione di stagnazione economica permanente, dalla quale non riesce ad uscire, con un debito pubblico ormai al 250% del PIL, chiede a gran voce politiche fiscali più aperte. Appoggiato da molti dei paesi emergenti, soprattutto quelli in difficoltà a causa del tracollo del prezzo delle materie prime come il petrolio, si vede contrastato da paesi come la Germania e la Cina, che invece chiedono maggiori stimoli al mercato interno, come sottolineato da http://www.migliorefinanza.com/.

INSTABILITA’ VALUTARIA, ANALISI E PREVISIONI

Tutto questo fa si, che nel prossimo futuro potremmo assistere ad una vera e propria guerra valutaria. Se infatti non si riuscirà a trovare una politica economica e monetaria comune nei prossimi vertici, ogni paese continuerà ad andare per conto proprio, causando uno scontro inevitabile di interessi opposti. Infatti, in questo caso sarebbe impossibile combinare chi ha bisogno di una svalutazione monetaria, chi ha bisogno di maggiore inflazione, chi ha bisogno di investimenti e innovazione o chi ha bisogno di sostegno alla propria economia.

Se fino ad oggi valute come il dollaro americano, l’euro, la sterlina ed il franco svizzero sono da sempre state al riparo da grossi scossoni monetari, nel futuro prossimo potremmo assistere a qualche sorpresa. Per lo più anche la Cina sta tentando di entrare nel mondo delle riserve valutarie, cercando di contrastare l’indiscusso strapotere del dollaro americano, attraverso politiche monetarie sfrontate e pericolose, in un mondo dove le economie dei paesi sono così interconnesse tra di loro.

Il rischio maggiore è quello di una svalutazione globale, con una rincorsa al ribasso da parte delle Banche Centrali dei vari paesi, che altro non potrebbe causare che una stagnazione generale delle economie mondiali. Gli unici che guadagnerebbero da una situazione del genere, sarebbero gli speculatori finanziari. In un mercato così liquido come quello del Forex, infatti, per la maggior parte degli investitori sarebbe impossibile destreggiarsi in un caos valutario, con il rischio di forti perdite.

CONCLUSIONI

Certamente nel prossimo futuro bisognerà stare molto attenti ai propri investimenti , con un occhio particolare agli incontri del G7 e del G20, e alle politiche monetarie ed economiche dei paesi più importanti. Un consiglio può essere quello di diversificare il più possibile, e non concentrare i propri investimenti in una sola area geografica, ma tenere sempre una visione a 360° del panorama mondiale delle valute. Nel caso di improvvisi dissesti neo valori previsti, non bisogna farsi prendere dal panico, cercando di recuperare troppo in fretta i soldi persi. Molto spesso, infatti, con la fretta si rischiano perdite aggiuntive, mentre è sicuramente un approccio migliore, quello di riflettere con molta calma ed agire pazientemente, magari aspettando la fine della tempesta.