Oftalmoscopio: cos’è, come si usa e quali sono i migliori modelli

Inventato nella prima metà del XIV secolo, l’oftalmoscopio è uno strumento indispensabile per lo screening dell’occhio e il controllo della vista. Questo dispositivo medicale è estremamente pratico e maneggevole, con dimensioni particolarmente ridotte e una tecnologia davvero avanzata, che consente al medico specialista di scoprire qualsiasi minimo difetto dell’occhio.

Il suo funzionamento è abbastanza complesso, infatti utilizza una serie di piccolissime lenti e filtri ottici, con cui si possono correggere eventuali problemi visivi e analizzare nel dettaglio sia la retina che il fondo dell’occhio. Vediamo come funzionano e quanto costano, mentre per scoprire quali sono i migliori oftalmoscopi consigliamo di rivolgersi al portale Prezzifacili.it, che propone una guida approfondita per capire come scegliere questo dispositivo medicale.

Cosa sono gli oftalmoscopi e come funzionano

L’oftalmoscopio è uno strumento medico, un macchinario in grado di illuminare la retina e consentire allo specialista l’analisi dell’occhio. Questi dispositivi sono basati sul principio di Helmotz, che nel 1851 realizzò il primo oftalmoscopio della storia, ovviamente con le limitazioni tecniche e tecnologie dell’epoca. Tuttavia il funzionamento è rimasto pressoché uguale, ad eccezione di una maggiore precisione dei macchinari moderni.

Questi apparecchi riescono a illuminare l’occhio, posizionando il fascio luminoso e la retina sullo stesso livello, per offrire delle immagini molto accurate che possono essere ingrandite fino a 15 volte. In questo modo lo specialista è in grado di analizzare ogni minimo particolare, eseguendo una valutazione precisa e affidabile. Gli oftalmoscopi moderni sono di piccole dimensioni, estremamente maneggevoli e dotati di una fonte di luce che viene riflessa su una serie di specchi interni.

Inoltre, in alcuni modelli, ci sono soluzioni tecniche che consentono di correggere eventuali difetti, grazie a delle lenti che funzionano come dei filtri visivi, aiutando il medico ad analizzare nel modo giusto l’occhio del paziente. Oggi gli strumenti migliori possono raggiungere una precisione elevata, con una risoluzione di oltre 70 micron, inoltre consentono di intervenire anche in situazioni di miopia e ipermetropia.

Come si usa un oftalmoscopio

L’oftalmoscopio è abbastanza semplice da utilizzare, infatti si tratta di un piccolo strumento molto maneggevole, che può essere tenuto con una sola mano. Per controllare l’occhio il paziente si posiziona davanti al medico, dopodiché quest’ultimo usa l’oftalmoscopio per analizzare la retina e il fondo dell’occhio. Il test è piuttosto rapido, infatti di solito non dura che una decina di minuti al massimo, non provoca dolore e l’unico accorgimento da usare sono delle gocce da mettere nell’occhio, per migliorare la visione grazie all’allargamento della pupilla.

A questo punto il medico spegne le luci della sala e inizia a proiettare dei fasci di luce in direzione dell’occhio, usando delle lenti adeguate in base alle caratteristiche del paziente e alla presenza di eventuali disturbi della vista. Questo strumento è sicuramente molto utile, infatti consente di monitorare in maniera piuttosto accurata e precisa l’occhio, scoprendo problemi e disturbi anche minimi grazie a una risoluzione davvero eccellente.

Come scegliere un oftalmoscopio

Nella scelta dell’oftalmoscopio è necessario prendere in considerazione una serie di aspetti, legati all’utilizzo che bisogna fare di tale dispositivo e alle caratteristiche tecniche del prodotto. Ad esempio è fondamentale analizzare l’azienda produttrice, per capire immediatamente se si tratta di un modello di buona qualità, giudicando la reputazione dell’impresa e la specializzazione di quest’ultima nel settore medicale.

Allo stesso tempo è importante che lo strumento offra una risoluzione elevata, per ottenere immagini nitide e precise dell’occhio, con un buon set di lenti e fasci luminosi potenti e direzionabili. Da non sottovalutare sono anche le dimensioni, poiché si tratta di un apparecchio da tenere in mano per molto tempo, quindi un modello troppo pesante potrebbe rendere l’intervento stancante e meno preciso.

Quanto costano gli oftalmoscopi

Sul mercato si possono trovare oftalmoscopi di tutte le fasce di prezzo, con modelli più economici e meno funzionali, mentre altri propongono prestazioni di alto livello per un utilizzo professionale di alta qualità. Gli oftalmoscopi diretti, ideali per lo screening dell’occhio e soprattutto l’analisi del fondo e della retina, si possono acquistare ad un prezzo a partire da 70 euro, fino ad arrivare a un costo di circa 220 euro per i modelli più esclusivi ed efficienti.

Ad esempio un oftalmoscopio diretto top di gamma propone una tensione di almeno 3,5 V, filtri polarizzati e un numero elevato di lenti correttive, luce alogena e display di colori e simboli differenti. I modelli tradizionali sono utilizzati in genere insieme alla tavola optometrica, che riporta una serie di lettere a dimensioni sempre più piccole. In questo caso il costo degli oftalmoscopi è leggermente più basso, con un prezzo medio di circa 120/130 euro per un apparecchio di buona qualità.

Trattandosi di dispositivi medicali è importante rivolgersi sempre ad aziende specializzate, in grado di garantire prodotti certificati, in linea con le normative europee e una garanzia di almeno 24 mesi. Inoltre è possibile controllare prima dell’acquisto le opinioni sull’impresa, da parte delle associazioni mediche e dei consumatori, per scoprire se realmente si tratta di un’impresa seria e affidabile.